Gli incontri curati dall’Associazione Culturale Ateatro ETS sono da sempre aperti ad amministratori, funzionari pubblici, studiosi, docenti universitari, studenti, osservatori e, naturalmente, a operatori teatrali, dalle grandi istituzioni alle realtà indipendenti. Gli interrogativi attorno a cui ruoterà la giornata di incontro dedicata alle Politiche culturali nell’ambito delle Città metropolitane per lo spettacolo dal vivo sono i seguenti:
- le città metropolitane si configurano oggi e in futuro come possibili soggetti interlocutori di politiche e azioni di spettacolo dal vivo sui e per i territori?
- in che modo possono essere degli interlocutori? Quali spazi possono sostenere e garantire in un sistema complessivo che fatica a definire ambiti e funzioni?
I tavoli previsti per la giornata rifletteranno su:
- una definizione puntuale del quadro giuridico-istituzionale entro cui operano le Città metropolitane e i profili istituzionali di una riforma “incompiuta”, per inquadrare lo status quo legislativo e normativo, le possibili evoluzioni e le inevitabili involuzioni; al tavolo parteciperanno tra gli altri Daniele Donati e Marina Caporale (Università Ca’ Foscari di Venezia) e da Pierpaolo Forte (Università del Sannio);
- una riflessione sulle strategie nazionali, con il coinvolgimento del MIC e dell’Anci;
- le attuali politiche delle Città metropolitane per lo spettacolo dal vivo, con la partecipazione di diversi Assessori e funzionari delle amministrazioni coinvolte;
- il punto di vista di alcuni osservatori privilegiati nella prospettiva del welfare, della riqualificazione urbana, del raffronto con le politiche nazionali e regionali, del lavoro, tenendo conto anche del recente bando FUS Periferie;
- un’analisi delle modalità e di alcune pratiche amministrative che nel corso di questi anni hanno adottato interessanti modelli di relazione tra il settore dello spettacolo dal vivo e gli enti locali;
- le testimonianze dirette di esperienze e pratiche, dai progetti diffusi nel territorio e nelle “periferie” ai festival, con particolare attenzione alla cosiddetta questione meridionale, partendo da Napoli, che ospita la giornata di studi e riflessioni.
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Tra i partecipanti, anche il direttore della Fondazione Piemonte dal Vivo, Matteo Negrin, con un intervento dal titolo “Quale luogo per il teatro nella città di 15 minuti”, riferimento al concetto urbano-residenziale che vuole la maggior parte delle necessità quotidiane dei residenti di un città soddisfatta spostandosi a piedi o in bicicletta, direttamente dalle proprie abitazioni. La nozione – resa popolare dalla sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, e descritta come una sorta di “ritorno a uno stile di vita locale” – si ispira ad analoghe formulazioni dello scienziato franco-colombiano Carlos Moreno. Le cosiddette città di 15 minuti si articolano al proprio interno in una serie di quartieri di 5 minuti, noti anche come “comunità complete” o “quartieri percorribili a piedi”.