ProgettiOnliveODISSEA
Sei puntate affidate ad altrettanti artisti italiani per scoprire i memorabili canti dell’opera di Ulisse.
Prosa2020/216 episodi
Regia: Paolo Severini (per onLive)
ODISSEA – Un racconto mediterraneo è il format proposto dal Teatro Pubblico Ligure, nato da un’idea di Sergio Maifredi, con sei puntate affidate ad altrettanti artisti italiani per scoprire alcuni memorabili canti dell’opera di Ulisse (in onda dal 27 novembre, ogni venerdì alle ore 21): Maddalena Crippa, Moni Ovadia, Giuseppe Cederna, David Riondino, Corrado d’Elia, Tullio Solenghi e Dario Vergassola guideranno gli utenti in un vero e proprio viaggio telematico verso Itaca. Il progetto restituisce alla narrazione orale, al canto degli aedi, quelle gloriose pagine omeriche che accompagnano ciascuno di noi fin dagli anni della scuola; una rotta, la rotta di Odisseo, che unisce le sponde del Mediterraneo da Est a Ovest, da Nord a Sud.
La programmazione di ODISSEA – Un racconto mediterraneo si arricchisce di una selezione di opere italiane e internazionali provenienti dal contest di videodanza La danza in 1 minuto, ideato e curato da COORPI. Un’opportunità per esprimere, attraverso un video della durata di 60 secondi, quali significati possa assumere la danza nel senso più ampio del termine. Scopri le azioni di videodanza all’interno delle pagine dedicate a ciascun episodio.
Rivedi l’intera serie sul canale YouTube di Piemonte dal Vivo:
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progetto e regia di Sergio Maifredi
produzione Teatro Pubblico Ligure
con i “cantori” Maddalena Crippa, Moni Ovadia, Giuseppe Cederna, David Riondino, Dario Vergassola, Corrado D’Elia e Tullio Solenghi
regia onLive per Piemonte dal Vivo a cura di Paolo Severini
selezione di opere di videodanza a cura di COORPI
Penelope, da sempre la donna che aspetta. Ma non solo. In Penelope, Odisseo ritrova un suo doppio. Penelope è astuta almeno quanto il suo sposo. È astuta nel tener testa ai pretendenti, inventando l’eterno gioco della tela, ed è astuta ora nel saggiare chi dice d’esserle marito. E se Telemaco e la Nutrice possono credere che l’uomo che hanno davanti sia il re di Itaca, che è tornato, che ha ucciso i proci ed ha ristabilito l’ordine, a Penelope questo non basta. Lo mette alla prova ancora una volta. Ordina alle ancelle di spostare il letto nuziale. Solo lei e Odisseo sanno che quel letto è intagliato nel tronco di un secolare ulivo che affonda le radici nella terra dei padri. “Nessun umano lo può spostare!” dice lo straniero. E Penelope si scioglie in un pianto trattenuto da vent’anni. La notte la passeranno ad aversi e a ritrovarsi. Raccontandosi due decenni trascorsi nell’attesa e nel ritorno.
L’episodio è abbinato all’opera di videodanza
META di Paola Lesina e Marco Rezoagli
Penelope, da sempre la donna che aspetta. Ma non solo. In Penelope, Odisseo ritrova un suo doppio. Penelope è astuta almeno quanto il suo sposo. È astuta nel tener testa ai pretendenti, inventando l’eterno gioco della tela, ed è astuta ora nel saggiare chi dice d’esserle marito. E se Telemaco e la Nutrice possono credere che l’uomo che hanno davanti sia il re di Itaca, che è tornato, che ha ucciso i proci ed ha ristabilito l’ordine, a Penelope questo non basta. Lo mette alla prova ancora una volta. Ordina alle ancelle di spostare il letto nuziale. Solo lei e Odisseo sanno che quel letto è intagliato nel tronco di un secolare ulivo che affonda le radici nella terra dei padri. “Nessun umano lo può spostare!” dice lo straniero. E Penelope si scioglie in un pianto trattenuto da vent’anni. La notte la passeranno ad aversi e a ritrovarsi. Raccontandosi due decenni trascorsi nell’attesa e nel ritorno.
L’episodio è abbinato all’opera di videodanza
META di Paola Lesina e Marco Rezoagli
Penelope ha deciso di porre fine all’attesa: sarà sposa di chi, tra i proci, saprà tendere l’arco di Odisseo. I pretendenti si preparano alla sfida; tra loro, sotto i dimessi stracci del medico, si cela Odisseo. Quando l’arco sarà nelle sue mani, Odisseo non esiterà a stoccare il dardo che trafiggerà la gola del più arrogante dei pretendenti. Le porte della reggia si serrano come le reti di una tonnara. La mattanza ha inizio. Moni Ovadia, in una lectio magistralis, ci farà riscoprire il rito civile della lettura ed i due grandi viaggi che segnano la civiltà occidentale, il viaggio di Odisseo e il viaggio di Abramo. Ovadia corre sulle onde dell’Odissea arrivando all’Itaca di quello straordinario poeta che è Kostantinos Kavafis.
L’episodio è abbinato all’opera di videodanza
CARIDDI. MARI NUN CI N’È CCHIÙ di Stellario di Blasi
Penelope ha deciso di porre fine all’attesa: sarà sposa di chi, tra i proci, saprà tendere l’arco di Odisseo. I pretendenti si preparano alla sfida; tra loro, sotto i dimessi stracci del medico, si cela Odisseo. Quando l’arco sarà nelle sue mani, Odisseo non esiterà a stoccare il dardo che trafiggerà la gola del più arrogante dei pretendenti. Le porte della reggia si serrano come le reti di una tonnara. La mattanza ha inizio. Moni Ovadia, in una lectio magistralis, ci farà riscoprire il rito civile della lettura ed i due grandi viaggi che segnano la civiltà occidentale, il viaggio di Odisseo e il viaggio di Abramo. Ovadia corre sulle onde dell’Odissea arrivando all’Itaca di quello straordinario poeta che è Kostantinos Kavafis.
L’episodio è abbinato all’opera di videodanza
CARIDDI. MARI NUN CI N’È CCHIÙ di Stellario di Blasi
Odisseo arriva alla terra di Alcinoo, l’isola dei Feaci, dopo otto anni trascorsi nell’isola di Calipso. Nell’isola di Alcinoo avviene il “montaggio” dell’Odissea, in un gioco di rimbalzi e di specchi tra cantori: Omero in “oggettiva” canta il presente di Odisseo; Demodoco da un’altra prospettiva canta per gli ospiti del re Alcinoo e per Odisseo, non ancora rivelatosi, la storia del distruttore di Ilio, di Odisseo stesso. Odisseo è già mito. Odisseo si commuove e nasconde il volto col mantello.
L’episodio è abbinato all’opera di videodanza
60 BODIES IN 60 SECONDS di Mariano Cipriani
Odisseo arriva alla terra di Alcinoo, l’isola dei Feaci, dopo otto anni trascorsi nell’isola di Calipso. Nell’isola di Alcinoo avviene il “montaggio” dell’Odissea, in un gioco di rimbalzi e di specchi tra cantori: Omero in “oggettiva” canta il presente di Odisseo; Demodoco da un’altra prospettiva canta per gli ospiti del re Alcinoo e per Odisseo, non ancora rivelatosi, la storia del distruttore di Ilio, di Odisseo stesso. Odisseo è già mito. Odisseo si commuove e nasconde il volto col mantello.
L’episodio è abbinato all’opera di videodanza
60 BODIES IN 60 SECONDS di Mariano Cipriani
Che il viaggio non sarebbe terminato con l’arrivo a Itaca, Odisseo lo sa bene da quando, nel regno dei morti, ha incontrato Tiresia, al nono canto. L’indovino cieco glielo ha predetto: dovrà, dopo la strage dei pretendenti, rimettersi in cammino, per terra questa volta, lontano dal mare, portando sulla spalla un remo, come una croce, come un’espiazione. La meta non avrà le coordinate precise che individuano Itaca sulle carte nautiche. Ma quando Odisseo sarà così lontano dal mare che, al suo passare, la gente scambierà il remo per un ventilabro allora sarà giunto alla fine delle sue fatiche. Potrà fare sacrifici agli Dèi e tornare in patria. Questo viaggio per terra è una seconda Odissea a cui Omero allude e che con molte probabilità è pure esistita in forma orale e scritta ma di cui le tracce si sono perdute. Riondino e Vergassola da lì partono, dai patti di pace, che chiudono i ventiquattro canti dell’Odissea che conosciamo e ci trasportano in un’altra Odissea tutta immaginata, enigmatica e misteriosa e forse mai scritta se non l’immaginario di ognuno di noi. Ovviamente, come è nel carattere di Riondino e Vergassola, con ironia, intelligenza, irriverenza.
L’episodio è abbinato all’opera di videodanza
LA DÉMIURGE #2 di Alain El Sakhawi
Che il viaggio non sarebbe terminato con l’arrivo a Itaca, Odisseo lo sa bene da quando, nel regno dei morti, ha incontrato Tiresia, al nono canto. L’indovino cieco glielo ha predetto: dovrà, dopo la strage dei pretendenti, rimettersi in cammino, per terra questa volta, lontano dal mare, portando sulla spalla un remo, come una croce, come un’espiazione. La meta non avrà le coordinate precise che individuano Itaca sulle carte nautiche. Ma quando Odisseo sarà così lontano dal mare che, al suo passare, la gente scambierà il remo per un ventilabro allora sarà giunto alla fine delle sue fatiche. Potrà fare sacrifici agli Dèi e tornare in patria. Questo viaggio per terra è una seconda Odissea a cui Omero allude e che con molte probabilità è pure esistita in forma orale e scritta ma di cui le tracce si sono perdute. Riondino e Vergassola da lì partono, dai patti di pace, che chiudono i ventiquattro canti dell’Odissea che conosciamo e ci trasportano in un’altra Odissea tutta immaginata, enigmatica e misteriosa e forse mai scritta se non l’immaginario di ognuno di noi. Ovviamente, come è nel carattere di Riondino e Vergassola, con ironia, intelligenza, irriverenza.
L’episodio è abbinato all’opera di videodanza
LA DÉMIURGE #2 di Alain El Sakhawi
Corrado d’Elia, attore e drammaturgo offre la forza della sua recitazione al primo racconto che Odisseo fa ad Alcinoo. È l’avventura più avvincente dei vari cunti che Odisseo fa all’isola del Feaci: La maga Circe, le Sirene, I Lestrigoni, Scilla e Cariddi, La discesa agli Inferi. Una storia riletta da molti scrittori, come Luigi Pirandello e Camillo Sbarbaro, entrambi traduttori del Ciclope di Euripide, alla vigilia della prima e della seconda guerra mondiale. Alla reggia di Alcinoo, Odisseo ascolta Demodoco il cantore narrare della guerra di Troia e dei ritorni degli eroi sopravvissuti. Odisseo piange e si rivela ad Alcinoo. Omero dal racconto in “oggettiva” passa al racconto in “soggettiva”. Odisseo dipana per Alcinoo il filo delle sue avventure ed inizia con il ciclope Polifemo, certo di catturare l’attenzione del re e di ottenere da lui navi per tornare ad Itaca. Il Ciclope è la forza bruta contro l’intelligenza, la violenza contro l’accoglienza, ma rappresenta anche lo scontro tra una società agricola e una società mercantile.
L’episodio è abbinato all’opera di videodanza
WATER IMPROVISATION di Vera Daidone
Corrado d’Elia, attore e drammaturgo offre la forza della sua recitazione al primo racconto che Odisseo fa ad Alcinoo. È l’avventura più avvincente dei vari cunti che Odisseo fa all’isola del Feaci: La maga Circe, le Sirene, I Lestrigoni, Scilla e Cariddi, La discesa agli Inferi. Una storia riletta da molti scrittori, come Luigi Pirandello e Camillo Sbarbaro, entrambi traduttori del Ciclope di Euripide, alla vigilia della prima e della seconda guerra mondiale. Alla reggia di Alcinoo, Odisseo ascolta Demodoco il cantore narrare della guerra di Troia e dei ritorni degli eroi sopravvissuti. Odisseo piange e si rivela ad Alcinoo. Omero dal racconto in “oggettiva” passa al racconto in “soggettiva”. Odisseo dipana per Alcinoo il filo delle sue avventure ed inizia con il ciclope Polifemo, certo di catturare l’attenzione del re e di ottenere da lui navi per tornare ad Itaca. Il Ciclope è la forza bruta contro l’intelligenza, la violenza contro l’accoglienza, ma rappresenta anche lo scontro tra una società agricola e una società mercantile.
L’episodio è abbinato all’opera di videodanza
WATER IMPROVISATION di Vera Daidone
In Penelope Odisseo ritrova un suo doppio. Penelope è astuta almeno quanto il suo sposo. È stata astuta nel tener testa ai pretendenti, inventando l’eterno gioco della tela, ed è astuta ora nel saggiare chi dice d’esserle marito. E se Telemaco e la Nutrice possono credere che l’uomo che hanno davanti sia il re di Itaca, che è tornato, che ha ucciso i proci ed ha ristabilito l’ordine, a Penelope questo non basta. Lo mette alla prova ancora una volta. Ordina alle ancelle di spostare il letto nuziale. Solo lei e Odisseo sanno che quel letto è intagliato nel tronco di un secolare ulivo che affonda le radici nella terra dei padri. “Nessun umano lo può spostare!” dice lo straniero. E Penelope si scioglie in un pianto trattenuto da vent’anni. La notte la passeranno ad aversi e a ritrovarsi. Raccontandosi due decenni trascorsi nell’attesa e nel ritorno.
L’episodio è abbinato all’opera di videodanza
COSMOSI di Lorenzo Puntoni e Valentina Sansone
In Penelope Odisseo ritrova un suo doppio. Penelope è astuta almeno quanto il suo sposo. È stata astuta nel tener testa ai pretendenti, inventando l’eterno gioco della tela, ed è astuta ora nel saggiare chi dice d’esserle marito. E se Telemaco e la Nutrice possono credere che l’uomo che hanno davanti sia il re di Itaca, che è tornato, che ha ucciso i proci ed ha ristabilito l’ordine, a Penelope questo non basta. Lo mette alla prova ancora una volta. Ordina alle ancelle di spostare il letto nuziale. Solo lei e Odisseo sanno che quel letto è intagliato nel tronco di un secolare ulivo che affonda le radici nella terra dei padri. “Nessun umano lo può spostare!” dice lo straniero. E Penelope si scioglie in un pianto trattenuto da vent’anni. La notte la passeranno ad aversi e a ritrovarsi. Raccontandosi due decenni trascorsi nell’attesa e nel ritorno.
L’episodio è abbinato all’opera di videodanza
COSMOSI di Lorenzo Puntoni e Valentina Sansone
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Fondazione Piemonte dal Vivo
We firmly believe that the internet should be available and accessible to anyone, and are committed to providing a website that is accessible to the widest possible audience, regardless of circumstance and ability.
To fulfill this, we aim to adhere as strictly as possible to the World Wide Web Consortium’s (W3C) Web Content Accessibility Guidelines 2.1 (WCAG 2.1) at the AA level. These guidelines explain how to make web content accessible to people with a wide array of disabilities. Complying with those guidelines helps us ensure that the website is accessible to all people: blind people, people with motor impairments, visual impairment, cognitive disabilities, and more.
This website utilizes various technologies that are meant to make it as accessible as possible at all times. We utilize an accessibility interface that allows persons with specific disabilities to adjust the website’s UI (user interface) and design it to their personal needs.
Additionally, the website utilizes an AI-based application that runs in the background and optimizes its accessibility level constantly. This application remediates the website’s HTML, adapts Its functionality and behavior for screen-readers used by the blind users, and for keyboard functions used by individuals with motor impairments.
If you’ve found a malfunction or have ideas for improvement, we’ll be happy to hear from you. You can reach out to the website’s operators by using the following email info@piemontedalvivo.it
Our website implements the ARIA attributes (Accessible Rich Internet Applications) technique, alongside various different behavioral changes, to ensure blind users visiting with screen-readers are able to read, comprehend, and enjoy the website’s functions. As soon as a user with a screen-reader enters your site, they immediately receive a prompt to enter the Screen-Reader Profile so they can browse and operate your site effectively. Here’s how our website covers some of the most important screen-reader requirements, alongside console screenshots of code examples:
Screen-reader optimization: we run a background process that learns the website’s components from top to bottom, to ensure ongoing compliance even when updating the website. In this process, we provide screen-readers with meaningful data using the ARIA set of attributes. For example, we provide accurate form labels; descriptions for actionable icons (social media icons, search icons, cart icons, etc.); validation guidance for form inputs; element roles such as buttons, menus, modal dialogues (popups), and others. Additionally, the background process scans all of the website’s images and provides an accurate and meaningful image-object-recognition-based description as an ALT (alternate text) tag for images that are not described. It will also extract texts that are embedded within the image, using an OCR (optical character recognition) technology. To turn on screen-reader adjustments at any time, users need only to press the Alt+1 keyboard combination. Screen-reader users also get automatic announcements to turn the Screen-reader mode on as soon as they enter the website.
These adjustments are compatible with all popular screen readers, including JAWS and NVDA.
Keyboard navigation optimization: The background process also adjusts the website’s HTML, and adds various behaviors using JavaScript code to make the website operable by the keyboard. This includes the ability to navigate the website using the Tab and Shift+Tab keys, operate dropdowns with the arrow keys, close them with Esc, trigger buttons and links using the Enter key, navigate between radio and checkbox elements using the arrow keys, and fill them in with the Spacebar or Enter key.Additionally, keyboard users will find quick-navigation and content-skip menus, available at any time by clicking Alt+1, or as the first elements of the site while navigating with the keyboard. The background process also handles triggered popups by moving the keyboard focus towards them as soon as they appear, and not allow the focus drift outside of it.
Users can also use shortcuts such as “M” (menus), “H” (headings), “F” (forms), “B” (buttons), and “G” (graphics) to jump to specific elements.
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Despite our very best efforts to allow anybody to adjust the website to their needs, there may still be pages or sections that are not fully accessible, are in the process of becoming accessible, or are lacking an adequate technological solution to make them accessible. Still, we are continually improving our accessibility, adding, updating and improving its options and features, and developing and adopting new technologies. All this is meant to reach the optimal level of accessibility, following technological advancements. For any assistance, please reach out to info@piemontedalvivo.it