“Come è possibile che i terroristi dominino i titoli degli organi d’informazione e influenzino la situazione politica mondiale? Semplicemente spingono i loro nemici a reagire in maniera eccessiva. Nella sua essenza, il terrorismo è una forma di spettacolo.”
Il tema di fondo di Assocerò sempre la tua faccia alle cose che esplodono è quello dell’integrazione delle seconde generazioni di immigrati in Europa, visto da diversi punti di vista: chi discrimina, chi parte come foreign fighter, chi cerca di integrare/integrarsi, chi sfrutta, chi viene sfruttato, chi cerca di approfittare della situazione e chi sceglie la violenza. L’obiettivo non fornire uno sguardo esaustivo sulla “realtà” – per quello sono molto più adatti i documentari o i reportage giornalistici – ma di aprire squarci di riflessione, con un approccio talvolta empatico talvolta concettuale, sulle dinamiche sociali del multiculturalismo nell’Europa contemporanea.
“Non si può parlare di cosa significa essere europei, senza parlare dei sogni delle seconde e delle terze generazioni di immigrati. Non si può parlare dei sogni delle seconde e delle terze generazioni di immigrati, senza parlare delle difficoltà d’integrazione. Non si può parlare delle difficoltà d’integrazione, senza parlare del terrorismo di matrice islamica. Non si può parlare del terrorismo di matrice islamica, senza parlare della politica coloniale degli stati europei. Non si può parlare della politica coloniale degli stati europei, senza parlare di cosa significa essere europei. Questo spettacolo parla di queste cose, della difficoltà di viverle e della difficoltà di parlarne”.
Emanuele Aldrovandi