La sua produzione musicale ha un suono unico influenzato dai classici dell’italo space-disco italiana e dalle colonne sonore dei film horror sci-fi di fine anni ‘70 e inizio anni ‘80, rielaborato in uno stile contemporaneo e originale. Dopo l’album Tucker del 2020, Bruno Belissimo sperimenta nuove rotte disco-pop imbarcandosi in viaggi spaziali con un equipaggio di gran classe, tra Montecarlo Beach e le calde piste della Riviera, tra le serrande chiuse della notte e discoteche home-made. Gli immaginari promiscui e sussurrati di Francesco De Leo si alternano alla house da golden era su cui Kuntessa canta la sua indipendenza, mentre per la title track del disco Bruno Belissimo torna a professare in solitaria il suo credo Italo-Disco.