C’era una barca che andava per mare, ma che sulla Luna voleva arrivare …
Andava sempre in tondo, perché andava per il mondo.
Un viaggio, in cui la barca vive il suo andare e il suo desiderio forse irrealizzabile.
Balla con un pesce, parla con le stelle, gioca con un pellicano, ascolta una balena…
Chiede aiuto e indicazioni. Vuole sapere come si fa.
Come si fa a lasciare l’acqua del mare e per il cielo navigare…
Per arrivare alla Luna e lasciarsi cullare.
Ma la Luna è lontana e una barca non sa volare.
Però prova, riprova e poi prova ancora.
Con tenacia, senza tristezza.
Allegramente cerca di andare al di là del possibile.
E si sa…
La Luna ama chi sogna.
Così una notte quell’incontro impossibile si realizza.
Saranno le Stelle e
Sarà la Luna, che è magica, a lasciare per un attimo il cielo e con l’aiuto delle Stelle scendere fino
al mare per cullare la piccola barca.
Una notte la luna dal cielo arrivò,
prese la barca e piano, piano la cullò …
La barca e la luna è una storia sul desiderio. Il desiderio che realizzato o meno, diviene elemento
che accompagna l’andare, l’incontrare e il conoscere.
Una barca “bambina” o “bambino” che guarda lontano, che alza la testa e inizia il suo navigare
riempiendolo di momenti, ognuno importante di per sé.
Una Luna “adulta”, punto possibile di riferimento, capace di lasciare il suo cielo per “cullare”. Dove
il cullare è metafore del dare attenzione, rispetto e cura.
La barca e la luna è uno spettacolo per canto, movimento, immagini e oggetti.
Le musiche
La canzone guida il percorso dando allo spettacolo una struttura volutamente circolare, dove la ripetizione diviene elemento di conferma, ma anche anticipazione di un nuovo passo, fino alla completa chiusura del cerchio.
Elemento importante è la tessitura musicale che accompagna l’azione dell’attrice in ogni suo movimento. La musica è stata composta appositamente per La barca e la luna da Riccardo Tesi, compositore, strumentista, ricercatore.