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DITO DI DAMA

“Operaia. Era bastata quella parola a farle crollare il mondo addosso.” 

La storia di Francesca e Maria, due amiche cresciute insieme nello stesso cortile della periferia romana. Una sogna un futuro da veterinaria, l’altra di continuare a studiare; a diciotto anni si ritrovano, costrette dai padri una a studiare legge, l’altra a lavorare in fabbrica. Lo spettacolo è ambientato nel 1969, durante l’autunno caldo. Attraverso gli occhi di Maria indaga la vita delle operaie, sempre in bilico tra il comico e il drammatico, tra il commovente e l’entusiasmante. Il cottimo, la bolla, la paletta, il marcatempo. E poi gli scioperi, la stira, il consiglio di fabbrica. E ancora sullo sfondo l’Italia che cambia, da Piazza Fontana alla legge sul divorzio, lo Statuto dei lavoratori, le ribellioni in famiglia. Maria, da timida e impacciata ragazzina che in fabbrica proprio non ci voleva stare, si trasforma in “una tosta”. Gli anni delle lotte operaie, raccontati attraverso una storia di formazione, d’amore e amicizia tutta al femminile, che indaga percorsi di libertà e dignità che sfidano tuttora il nostro presente. Un piccolo spaccato dell’Italia operaia negli anni che vanno dal 1969 ai moti di Reggio Calabria del 1972. 

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