Un giornalista cerca di ricostruire la vocazione letteraria di Pier Paolo Pasolini recandosi laddove è cominciata, in Friuli. La sua guida sarà uno degli allievi dello scrittore, divenuto uomo, che convincerà lo scettico giornalista che la poesia è in ogni cosa. Attraverso i suoi ricordi emerge un Pasolini inedito, primordiale, come la lingua che echeggia di qua dall’acqua del Tagliamento. Un viaggio alla ricerca del mondo poetico di Pasolini, del suo rapporto con la natura, simboleggiato dalle lucciole ma anche della sua visione del mondo, sempre legata agli ultimi della terra, a quegli abitanti del terzo mondo che in una visione profetica preconizzò si sarebbero riversati sulle nostre coste.