I protagonisti di Emigranti sono due uomini senza nome: due emigranti che vivono l’ultimo giorno dell’anno nello scantinato di un condominio di una grande città straniera, mentre dai piani superiori del palazzo arrivano i suoni della festa. In questa messa in scena, la vicenda di Emigranti si fa trait d’union contraddittorio, metafora delle responsabilità di una società smemorata che si dibatte tra il proprio passato di emigrazione e un presente in cui l’immigrazione nel suo territorio è solo più un “problema”, l’oggetto di confronti interminabili e di sguaiati scontri quotidiani.