Bocca di rosa, Marinella, Tito e tantissimi altri personaggi del mondo degli emarginati, dei vinti ci sono divenuti familiari acquistando almeno nel nostro immaginario la dignità dell’esistere. Con De André è scomparso qualcuno che a tutti sembrava di conoscere, un amico discreto che ha accompagnato le nostre riflessioni, che ci ha regalato preziosi momenti di poesia. Un compagno di tante serate passate tra amici a ricomporre e rivivere meravigliosi affreschi umani, trasportati da una poesia semplice ed essenziale, in grado di raggiungere tutti. Quanti di noi hanno ripreso in mano, dopo la scomparsa di Fabrizio de André, vecchi dischi in vinile segnati dal tempo, e lo hanno ancora una volta cercato. Hanno rivissuto con le sue canzoni il gusto e la fierezza di essere contro. F.D.A bocca di rosa… e altre storie è un delicato “viaggio” nel tempo, che lontano da finalità commemorative vuole essere l’affettuoso ricordo di un artista che ha lasciato un segno indelebile e un grande vuoto.