Una stanza, molti giocattoli, una finestra che si affaccia su un esterno immaginario, la pioggia, le luci soffuse di un interno intimo e caldo, per raccontare la storia del soldatino di piombo e della sua ballerina. La celebre fiaba di Andersen viene reinterpretata in un gioco in cui gli oggetti prendono v vita parlando, combattendo, danzando, protagonisti di un film teatrale proiettato su un grande schermo in diretta. Il set e dunque la stanza dei giochi, il luogo in cui avviene la meraviglia e qui il teatro si mostra nel suo farsi al servizio dell’occhio della telecamera che, come il buco della serratura di una porta invisibile, offre al pubblico uno sguardo inedito e privilegiato, per entrare nella storia osservando il piccolo e l’impercettibile. Due piani di azione, due differenti visioni, due linguaggi a confronto, quello teatrale e quello cinematografico, che si sveleranno e si misureranno per unirsi e raccontare una grande storia d’amore
un progetto di Emanuela Dall’Aglio