L’attore Gabriel De Beumont riceve un invito a palazzo da un misterioso mecenate e amante dell’arte. Al suo arrivo viene accolto da un cameriere fin troppo erudito con il quale dà il via ad un cinico gioco dialogico che, attraverso una serie di trappole retoriche, porta lentamente la vittima designata a perdersi in un pericoloso labirinto di apparenze.
Il testo descrive l’incontro fra la borghesia in ascesa e l’ormai decaduta nobiltà; sullo sfondo la Francia di fine Settecento, alle soglie della Rivoluzione Francese. Un duello di parole che indaga il senso stesso del fare teatro, la sua capacità di evocare atmosfere, storie e personaggi per farli “vivere” sulla scena, di mostrare gli aspetti più oscuri e inquietanti della natura umana, di esorcizzare i propri demoni attraverso la catarsi – al di là del bene e del male.
di Matthieu Delaporte e Alexandre de la Patellière
Controcanto Collettivo