Con la regia del grande maestro Pierre Byland, assistito da Mareike Schnitker, Andrea Borgogno e Alessio Negro della compagnia Teatro del Fiasco di Alba affrontano e studiano il comportamento dell’uomo qualunque alle prese con alcuni grandi temi della vita quotidiana e contemporanea. Il pubblico diventa così osservatore di se stesso, della propria esilarante attesa, di qualcuno che stiamo aspettando e per il quale siamo pronti a tutto. E non sempre la vita va come si spera, non sempre le cose vanno per il verso giusto. Nonostante ciò, anche di fronte alla catastrofe, l’essere umano rimane ottimista e cerca di trovare una via di uscita, per sopravvivere. E il clown è testimone.
Con base ad Alba, il Teatro del Fiasco ha scelto di compiere una ricerca sulla commedia e la tragedia umana, senza mai cadere nel banale e ancor meno nel volgare, ponendo l’uomo e la donna al centro dell’attenzione, mostrando i loro limiti e le loro virtù sotto lo sguardo poetico che solo un clown può catturare. Il fiasco, la stupefazione, il malinteso e l’arte del cadere nella trappola sono alcuni degli elementi fondamentali della ricerca del proprio clown per raggiungere uno scopo finale, uno stato d’animo: l’urgenza di fare bene. Ovviamente senza disturbare.