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INVISIBILI LE CITTÀ

La prospettiva che affronta un lavoro immortale della letteratura come le città invisibili di Italo calvino è inedita e spiazzante: Lella Costa racconta con la consueta sapienza le città che Marco Polo descrive a Kublai Khan, luoghi fisici ma soprattutto dell’anima, autentici viaggi della memoria o del desiderio guidandoci con immaginifiche geografie sonore e visive, in un’avventura fatta di carovane, spezie e deserti, dove le città sbiadiscono agli occhi, dove reale e irreale, dritto e rovescio, visibile e invisibile appaiono inestricabili.

Le sue parole si intrecciano alle immagini “miscelate” dal vivo di Stefano Giorgi che, lavorando in contemporanea alla lettura su una doppia tavolozza rimanda poi su maxischermo dipinti, collage ed altre invenzioni realizzate sul momento. Parole e immagini, sogno e realtà, si amalgamano perfettamente.

 

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