Di Frosini/Timpano
Arsenio Lupin, il ladro gentiluomo più famoso del mondo, è tornato. E con lui ci sono anche Jigen, Goemon e Margot. Eppure, non siamo in un racconto di Maurice Leblanc, o in un fumetto di Mangaka, o in un film, un manga o un cartone animato: come è possibile trovarsi oggi in un teatro, borseggiati proprio da Lupin in persona? Perché, quando non si sa più come sbarcare il lunario in questo mondo difficile, a volte non si vede altra via d’uscita che utilizzare le proprie competenze, mettendo su una banda di ladri. Tutto questo però senza tralasciare una certa classe e una certa esigenza artistica. Perciò, perché non ispirarsi a uno dei propri eroi d’infanzia: lui, Lupin? E la cosa sembra funzionare bene, anzi forse fin troppo bene, fino a sfuggire di mano. Come uscirne? Ma soprattutto: uscirne?
Di Frosini/Timpano