Esistono pochi musicisti al mondo come Paolo Angeli. Considerato tra i più importanti innovatori, è approdato ad una sintesi nel linguaggio musicale in cui colloca nella contemporaneità la musica tradizionale sarda. La sua chitarra rappresenta il fulcro della sua attività da solista: uno strumento-orchestra – 18 corde, martelletti come il pianoforte, eliche per la realizzazione di bordoni e melodie assimilabili alla ghironda – suonato in pizzicato, con l’archetto, in funzione rumorista e percussiva. La sua chitarra-orchestra raggiunge qui la gamma timbrica e la pressione sonora di un ensemble post-rock, attraverso un linguaggio contemporaneo innovativo che Angeli intarsia con una vocalità che emoziona. Impossibile incasellare la sua musica in un genere: free jazz, folk noise, pop minimale, post-rock sono alcuni degli ambiti esplorati. La suite, strutturata in sei movimenti, accosta l’avanguardia alla ritualità del canto tradizionale, evocando spazi aperti e coniugando mondi sommersi con la Sardegna ancestrale.