I fatti raccontati da Grumberg, in questa storia, fanno riferimento al vissuto di una famiglia francese deportata nell’inverno del’43. Un teatro di narrazione che ho voluto realizzare a tre voci, due maschili e una femminile. Voci narranti i cui corpi diverranno di volta in volta i personaggi narrati. Il senso de La merce più preziosa questo è racchiuso nelle parole dello stesso autore: “Ecco la sola cosa che merita di esistere nelle storie come nella vita vera. L’amore, l’amore che si da ai bambini, ai propri e a quelli degli altri”.
Di e con Marco Augusto Chenevier