La poesia vola è proprio quel che si dice un gioco, un gioco che inizia con una sorpresa. Che essendo “sorpresa” non si può certo raccontare. Finché lo spettacolo non comincia! Ed ecco che indovinelli, scioglilingua, storie e fantasie e suoni, animali e filastrocche e trabocchetti volano uno dietro l’altro…
Un meraviglioso musicista farà tutte le musiche che occorrano, tutte, anche quelle che si dovranno inventare perché il gioco non si fermi, anzi. Ed ecco che un’altra sorpresa -e neanche questa si può raccontare- lo spettacolo si metta a giocare con tutti quanti, e poi ecco che il finale arriva con la sua ultima “sorpresa”.