“Nell’anno delle commemorazioni della morte, il mio personale impegno resta umilmente quello di restituire un Dante vivo. Essendo egli nato e vissuto come chiunque altro al mondo, non ha sfornato la Commedia per miracolo, da un giorno all’altro: ha fatto un percorso, in tempi talmente ostili e diversi che occorre una guida per immaginarli. Le Rime Petrose ci aiutano in questo viaggio nel tempo e rappresentano un passaggio fondamentale del percorso dantesco: la fase sperimentale” (Giovanni Succi).
Il frontman dei BACHI DA PIETRA presenta le rime petrose di Dante in un racconto intenso e a tratti spiazzante che conduce ad incontrare un Sommo Poeta al di là di ogni stereotipo. Un Dante calato nel proprio tempo, e non nel nostro, come spesso si tende a fare, incredibilmente alle prese con l’amore carnale in un contesto del tutto terreno.