Michelazzo che insegue il sogno di una vita: trovare e acquistare un orso siberiano da utilizzare nei suoi spettacoli, l’orso bianco, enorme, feroce, impressionante. Adina, sua moglie, da sola in scena. Dolente voce di donna cosciente del fatto che la sua infelicità venga da un altro infelice, domato, condannato alla catena e alla museruola.
La narrazione segue il lungo viaggio dei due “artisti di piazza” alla conquista dell’orso, diventato mito. Una storia d’amore disperata, immersa nel fiume della grande storia, piccolo frammento di vite migranti nella grande tragedia che sconvolge un intero continente.