Oggi siamo bombardati da notizie di ogni tipo. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un progressivo indebolimento della carta stampata a favore del click-bait e delle notizie in pillole. Questo ha portato alla crisi del giornalismo come lo abbiamo sempre conosciuto e molte testate si sono dovute adattare al nuovo panorama che gli si è presentato davanti. È il caso dei giornalisti protagonisti dello spettacolo, che vedendo il calo delle vendite reagisce a questa situazione cambiando volto. Iniziano così a prediligere l’utilizzo di articoli acchiappaclick introdotti da titoli sensazionalistici che rimandano a notizie in realtà trascurabili. Questo aumenta il numero di contatti sul loro sito, permettendo la sopravvivenza del giornale. Il passo dal click-bait alla fake news è però breve, fino a che non rimangono vittime della loro stessa trappola, quando il grande richiamo di una tanto catastrofista quanto falsa notizia, la fa realizzare davvero. Quando un’informazione democratica inizia a nuocere a se stessa? Che responsabilità hanno i media e le agenzie di informazione su tutto questo?
di Matthieu Delaporte e Alexandre de la Patellière
di Daniel Pennac con Giuseppe Cederna