di THÉÂTRE DE VIDY
METAMORPHOSIS è un nuovo, delicato Progetto di ricerca sul sottile confine tra uomo e bestia; un’indagine sulle trasformazioni, sul cambiamento, l’alterazione fisica e spirituale dell’essere, la ricerca della propria natura, identità, forma.
Partendo dal concetto di uomo come animale pensante e dotato di una coscienza individuale, lo si va a scoprire, denudare, mettere in relazione con i suoi istinti più veri, le paure che rendono impotenti, la sua faccia più animalesca, la pura verità del corpo.
Questa indagine non nasce certo con l’intento di sottolineare un incattivimento, un imbruttimento del genere umano, ma piuttosto di ricercare connessioni interiori tra corpo e mente ed esteriori attraverso le relazioni animali e naturali, che possano innescare una piccola idea di rinascita, di nuovo Rinascimento.
Blatta è carne. Carne che deve sentirsi come carne e si verifica, nella densità, nel peso, nella tenuta. La danza nasce dalla necessità di mettere alla prova la tenuta del corpo, la sua capacità – dell’intero e del singolo arto – di reggere l’impatto. Non è forse sulla resistenza estrema di uomini e di animali che molti contesti produttivi contano per i propri profitti?
Come il bestiame negli allevamenti intensivi, Blatta si adegua deformandosi, fondendo la bestia e l’umano e articolando una tensione tra la realtà del corpo e scenari bucolici. Chiusa nel suo recinto diviene la creatura di un bestiario immaginario che prende parola per dare voce alla propria disperazione.