di e con enrico Seghedoni
La voce, i sogni, lo strazio e il coraggio di Genoeffa Cervi si riverberano sulla storia di una donna in fuga coi figli, di due sorelle combattenti, di una ragazza costretta a prostituirsi. E in sottili rimandi dialogano con l’amore e gli incubi di madri i cui figli non sono tornati. Per giorni o per sempre. Tessere di un Mosaico che evoca le infinite parti in cui si manifesta la Vita nei suoi aspetti quotidiani e straordinari in continua alternanza.
Sono parole ed emozioni, legate da un filo sottile che sospende il tempo e le distanze geografiche. Sono storie che prendono forma nello spazio vuoto della scena, nella solitudine di un dolore invalicabile, nel distanziamento imposto dalle regole ma anche nella gioia di una speranza che si accende, riverberando sul pubblico. Sono figlie e mamme che hanno trovato la forza di guardare avanti con coraggio e determinazione. Così le loro voci accarezzano e asciugano le lacrime di quelle mamme che ancora oggi lottano per tenere sempre viva la luce che hanno perso per sempre, strappata da un lampo disumano. E la carezza che attraversa il palcoscenico abbraccia la mamma di Federico e di Giuseppe, la sorella di Stefano. Sono nomi incisi sulle tessere di un infinito Mosaico, affinché il ricordo non venga mai esiliato
di e con enrico Seghedoni
di e con Francesco Giorda