Scolapasta amplificati, imbuti flauto, mestoli immersi in loop station, sbattiuova trasformati in tecno kick sono solo alcuni degli strumenti con cui viene creata questa empatia tra il musicista e l’ascoltatore. Fabio Bonelli è l’artefice di questa trasformazione, un’alchimia musicale che evoca ricordi e immagini e che crea un dialogo intimo e diretto con il pubblico attraverso suoni e brevi racconti. Nato come esperimento casalingo, il progetto ha toccato più di venti nazioni diverse.