Il sogno è un percorso imprevedibile e simbolico, il viaggio una deriva onirica concessa al nostro essere creature stanziali. Svelare ciò che si nasconde oltre l’orizzonte per raccontarne i segreti, narrare le avventure del percorso, perché in fondo, com’è stato scritto e detto il senso del viaggio è nel percorso stesso, e riuscire a conservarne se non i tesori, almeno il ricordo degli stessi, nel racconto, può essere motivo di forte unione, di empatia, di confronto. Questi i temi del progetto ideato da Luca Falomi, chitarrista genovese, Alessandro Turchet, bassista friulano, e Max Trabucco, batterista e percussionista veneziano. Con il loro onirico progetto raccontano un intreccio di storie nascoste nei riflessi salmastri e sfuggenti dell’Italia marittima, quelle storie che sopravvivono in una linea melodica, in un canto accorato, in qualche riga che altri sogni e altri naviganti hanno sovraimpresso. Il tutto impreziosito dal contributo di Daniele di Bonaventura che con il suo bandoneon ci regala guizzi ed intuizioni di grande espressività.