Marco Falaguasta, si cimenta con le modalità dello storytelling, in una satira divertente e impietosa della nostra società, dei nostri costumi e dei rinnovati linguaggi, dai quali gli adulti si sentono sempre più spesso tagliati fuori. Ne esce un racconto divertente e arguto, che diventa cronaca dei nostri tempi, nel quale lo spettatore si riconosce. Chi è stato ragazzo, spensierato e felice, negli anni ’80, ottimistici e positivi, del boom economico è diventato genitore in questo tempo di incertezza e instabilità, ma anche di progresso e connettività: quanto è rimasto di quello sguardo entusiastico con cui si aspettava il futuro? Come le nuove tecnologie e procedure, che i nostri figli utilizzano con così tanta disinvoltura, si sono inserite e hanno condizionato le nostre abitudini e il nostro modo di vivere la quotidianità? In Neanche il tempo di piacersi si è voluto dare un’ambientazione e un tappeto narrativo tra le riflessioni e la satira sociale. Si ride molto e ci sono momenti teneri dove Falaguasta mette a nudo tutta la sua fragilità e un sentirsi spesso inadeguato; allude a come ci si approccia con facilità sui social, senza corteggiamento, e alle incomprensioni che scaturiscono tra genitori e figli, tanto da non avere, appunto, il tempo di piacersi.
di e con Francesco Giorda