Oro Nero è il nuovo capitolo di Black Fabula il nostro afro-progetto nato ad Almese nel 2015.
Dopo gli spettacoli Dove cielo tocca mare e Due gocce nella polvere, ci inoltriamo in una dimensione che ancora oggi e con crescente crudeltà continua a calpestare i diritti e il senso della vita di milioni di persone.
Oro Nero è dedicato a un uomo speciale, Joseph N’diaye, il custode della Casa degli schiavi nell’isola di Gorée, davanti alla costa del Senegal. Joseph ha dedicato la sua vita a salvaguardare la memoria e accendere l’attenzione su una delle più disumane tragedie della storia ovvero il commercio di esseri umani e la schiavitù. L’isola di Gorèe è stata un importante centro di smistamento per le navi dei trafficanti europei. Urla, corde, catene. Dolore. Milioni di persone deportate, umanità per fornire forza lavoro ai nuovi imperi coloniali in via di espansione. Oro nero è il fiume amaro che scorre nelle piantagioni nate sulle terre sottratte ai nativi: è un’emorragia che annega il senso della vita per alimentare una pratica che, ancora oggi, ha un fatturato spropositato, in classifica con armi e droga.
Gli ingredienti del nuovo spettacolo sono potenzialmente gli stessi che hanno contribuito all’essenza creativa di Black Fabula; la danza afro contemporanea, diretta da Katia Bolognesi, passa attraverso i corpi di sette ballerine per dare forma al silenzio resistente degli schiavi e completare il racconto di Aly che accompagna lungo uno dei tanti sentieri sparsi in questa parabola di efferata crudeltà.