Una marionetta a taglia umana, una piccola marionetta, un pesce e un’attrice cantano una storia contemporanea di solidarietà e convivenza.
Alla fine della favola Il pesciolino d’oro di Puškin l’anziana moglie del pescatore, spinta da una febbre di accumulo illimitato di ricchezza, ha perso tutto. Ora Orsòla si prepara a pescare da sola, a sopravvivere a se stessa. Cattura il pesciolino d’oro a cui vuole fare la pelle, lo sventra e vi trova un fagotto avvolto in una coperta termica, una bimba dalla pelle scura. La rianima, la scaccia come un insetto, infine la guarda in viso e la culla.
È la storia di una relazione – inaspettata e indesiderata – che le trasforma entrambe, un rapporto d’amore non convenzionale. Un contatto sconvolgente tra mondi lontanissimi, come possono essere esotiche e tuttavia familiari e intime le relazioni tra generazioni, come tra bisnonna e nipote. Come tra vecchi e nuovi cittadini, autoctoni e migranti, pescatori e pesciolini d’oro.
con Matthias Martelli