Ci sono gli argini e le boschine, le zanzare e le cicale, ci sono i personaggi, veri o immaginari, che popolano questi luoghi, c’è il paese, di cui s’intravede l’alto e sottile campanile, la piazza e l’osteria, luoghi d’incontro e di scontro, luoghi di invidie o di festa.
E c’è Paolino, esperto pescatore, che trascorre la vita pacificamente, anno dopo anno, pescando nelle acque del grande fiume quel che gli basta per vivere e che dedica amorevoli cure alla sua vecchia barca, la “Sbrisolona”. Il Po la fa da protagonista, calmo e lento o a volte rabbioso e minaccioso, a seconda delle stagioni o delle… ma non vi sveliamo tutto. La storia è raccontata spostando continuamente i piani del racconto dentro o fuori, sopra o sotto la “baracca”, usando tecniche diverse di animazione e la figura del narratore, che “cuce” la trama e “tende” l’ordito.