Pandemia: tempo di reclusione, tempo di riflessione. Franco Mietta è un comune mortale: attore e regista d’esperienza, di mezza età, di corporatura media tendente alla pinguedine, colesterolo alto per ereditarietà genetica, metabolismo lento, sonno instabile, colon irritabile, carattere affabile tendente al collerico, sposato, divorziato, tifoso del Toro, impegnato, senza figli, mai stato innamorato, proprietario di una villetta tre cani due gatti e una spider (in leasing), chiuso in casa, comincia a pedalare. Franco Mietta è un uomo quasi sconfitto che non si dà per vinto. Ha fatto l’ordine online, una Speed-Bike SX600, l’avveniristica cyclette dotata di infiniti optional interattivi: dallo schermo scenofonico, al trio canoro motivazionale. La cyclette arriva e Franco Mietta si mette in viaggio. Un viaggio sul posto che non manca di sorprese. Recluso ormai da settimane Franco pedala e suda, si scontra con i propri limiti ma non si arrende. Precipita nel vortice di fantasmi esistenziali che lo costringono a confrontarsi con ciò che, per tutta la vita, ha cercato di evitare più di ogni altra cosa: se stesso.