Perché mangiamo sempre la minestrina? Quante dita ha lo struzzo? Esiste Babbo Natale? Qual è l’ultimo numero? Perché gli alberi perdono i capelli d’inverno? Cosa c’è dietro le stelle?”. È un continuo rispondere a mille quesiti, da quelli più elementari a quelli attorno a cui ruota il mondo. È un continuo perdersi e poi riemergere nelle proprie risposte, quasi a voler tramandare tutto lo scibile a chi è all’inizio di un cammino. È un cercare di comprendere i perché infantili, di farli propri e di rispondere con l’uso di esempi, che rimandino all’universale.