All’interno del quaderno sono raccolti i verbali delle riunioni femministe avvenute in una piccola città di provincia dell’entroterra siciliano nel 1975. Da questo materiale Asterlizze elabora una drammaturgia originale che segue le vicende parallele di donne di epoche diverse. Da un lato Vera, nel 2034 – costretta per la crisi climatica ad abbandonare la città e ritornare insieme al compagno nella sua terra d’origine – dall’altro le ragazze del collettivo del 1975, impegnate in un percorso di autocoscienza ed emancipazione. Il ritrovamento del diario permette a Vera di ricostruire e connettere i pezzi mancanti del suo passato e di riconciliarsi con una madre prematuramente scomparsa.