Roclò è un vecchio termine piemontese: le cose inutili e ingombranti, vecchie e destinate alla spazzatura. Sono gli oggetti che i due protagonisti trovano sulla scena ma che porteranno gli spettatori verso luoghi incantati, perché anche l’oggetto più umile, un flacone di detersivo, una scopa, un ombrello ha la capacità di raccontare storie piene di meraviglia. Ronnie e Camilla, il cui compito “ufficiale” è quello di sgomberare il teatro dall’immondizia, attraversano con gli occhi del clown le storie di tutti gli oggetti che incontrano, trasformandoli e utilizzandoli come insoliti strumenti per eseguire brani musicali, giocolerie, numeri di destrezza e altre diavolerie.