C’è una calabrona, Simona. Una calabrona che prima volava, come tutti gli altri suoi compagni, ma che adesso non vola più. I suoi compagni calabroni le han detto che è troppo grossa per volare, che è illogico che voli. Così un giorno, al risveglio, non è più riuscita a spiccare il volo. Comincia quindi il suo viaggio iniziatico verso la riscoperta della sua vera natura. Simona finisce in un prato, dove incontrerà alcuni nuovi amici: Rombo, un bombo goffo e simpatico, un Grillo Parlante, Guala la cicala, e altri insetti. Questi personaggi impareranno a volerle bene e cercheranno di aiutarla a riacquistare la sua capacità perduta. Eppure niente. Intanto sul prato incombe un pericolo: le rondini in migrazione, che ogni volta che passano hanno molta fame…
Sarà proprio questo rischio e il bisogno di difendere la sua nuova famiglia che faranno scattare qualcosa dentro di lei. Riuscirà Simona a recuperare la sua capacità innata seppur illogica? La leva dell’amore le farà scoprire non solo di saper volare, ma di avere un’indole ancor più elevata: lei è grossa perché è destinata ad essere regina. La calabrona, come nella migliore tradizione delle favole di Esopo e Fedro, è archetipo di un inconscio collettivo, rappresenta i meccanismi secondo i quali funziona la psiche umana. I giovani spettatori seguiranno la vita di questo simpatico animale alla ricerca della sua identità, per scoprire poi che, a volte, i limiti sono puri e semplici pregiudizi, e che il loro superamento è possibile, basta trovare la leva giusta.