“È stata una esperienza forte e profonda. Il canto in movimento così impaginato con sapienza
ha fatto sentire il pubblico del tutto avvolto e partecipe.”
Gabriele Allevi (Festival Desidera)
Stabat Mater è il canto che parla del dolore, dell’esperienza del dolore, dell’ingiustizia, dello scandalo, della necessità di convivere con la tragedia, di sopportarla insieme, di condividerla per superarla. É stato concepito e scritto da Antonella Talamonti per i sei attori cantanti del Faber Teater usando lingue e dialetti diversi e ispirandosi, nella scrittura, sia alle pratiche compositive contemporanee che al repertorio paraliturgico di tradizione orale, tanto frequentato nel suo cammino di musicista e ricercatrice.
Dal 2016 Stabat Mater è diventato un progetto itinerante che mette in suono spazi sacri con caratteristiche storico-architettoniche, e quindi acustiche ed emotive, molto diverse tra loro. Durante l’esecuzione i cantanti attori portano il canto in movimento e si posizionano negli spazi più significativi di cui le Chiese dispongono. Esse rivelano così le loro risonanze segrete, le loro molte voci. L’esperienza che ne risulta per lo spettatore è una visita guidata dall’udito che permette di riscoprire attraverso il suono un luogo forte per la comunità dal punto di vista acustico, architetturale e simbolico.
di e con Fausto Paravidino