Dopo il successo di Plastic Flower. Uno spettacolo che interseca danza e teatro. Il cui filo conduttore è… un filo, vero e proprio. Anzi, una miriade di fili intessuti dall’umanità fin dai suoi albori: stoffe preziose oppure grezze e robuste, opere d’arte oppure utili strumenti di vita quotidiana. Può la trama di un tessuto diventare trama di una storia? Eccome! Questo lavoro che unisce la danza al racconto ne è la dimostrazione.
Un colorato e coinvolgente patchwork di storie danzate, cucite insieme da una voce narrante insolita. Infatti saranno proprio tessuti, abiti e accessori a prendere la parola. ognuno di noi li usa, li indossa, li consuma e nessuno li interpella mai, ma loro, trascorrendo così tanto tempo con noi, hanno imparato a conoscerci a fondo. Usciranno fuori da scatole, cassetti o antichi bauli che funzioneranno come macchine del tempo, parleranno schiettamente dei loro proprietari, a volte persone umili e ignote, altre volte personaggi storici o della letteratura. Tutti parleranno un po’ anche di noi. Tinte accese o tenui, consistenze ora ruvide ora impalpabili, saranno la perfetta cornice scenica per la danza e la musica, preziosi ricami su quella grande infinita tela che è la vita.