Un po’ di più è una lotta costante contro la gravità, una ricerca sull’equilibrio e la contaminazione data dall’incontro con l’altro. I pezzi di una sedia disseminati sulla scena tracciano un percorso. Una danza che esplode in un minimo spazio vitale vaticina l’imminente cambiamento. Due personaggi si trovano così immersi in un viaggio alla scoperta di sé e dell’altro attraverso una quotidianità densa e straordinaria fatta dai loro corpi, dai loro gesti e parole. Parole che diventano carne, danza che diventa racconto, unendo la liricità del sogno, la brutalità dell’abitudine e l’inevitabilità della rottura. Al centro del palco, un tavolo in equilibrio su un solo asse. Il suo oscillare scandisce le loro incertezze e le loro fragilità. Diventa terreno delle loro battaglie e della ricerca di una continua rinascita, di un nuovo equilibrio vivo e pulsante. Solo un centimetro, un briciolo di forza in più e sarebbe il crollo.