Verbano-Cusio-Ossola
Nato nel 1909 come Museo Storico Artistico del Verbano e delle Valli adiacenti per volontà di Antonio Massara, a partire dal 1914 lo spazio assume l’attuale denominazione di Museo del Paesaggio, ideato allo scopo di favorire lo studio delle bellezze naturali e artistiche della regione e promuoverne la tutela. Il museo trova presto nuova sede nel palazzo sei-settecentesco Viani-Dugnani, di proprietà comunale. Attualmente l’edificio, completamente rinnovato nell’allestimento, ospita collezioni di pittura e scultura: il nucleo più consistente e significativo della pinacoteca è rappresentato dalla pittura lombarda e piemontese del tardo Ottocento e dei primi del Novecento, con importanti opere di Guido Boggiani, Arnaldo Ferraguti, Daniele Ranzoni e Mario Tozzi. La sezione scultura comprende invece la gipsoteca, con circa 340 creazioni dello scultore impressionista Paolo Troubetzkoy (1866-1938), e i significativi tuttotondi di Giulio Branca (1850-1926), rappresentante della scultura celebrativa e di rievocazione storica. Sono poi raccolte numerose realizzazioni di Arturo Martini (1889-1947), considerato il più celebre scultore italiano fra le due guerre. Oggi il Museo del Paesaggio di Verbania è anche sede di spettacolo, per interventi e performance site-specific.