Asti
Spazio Kor è un progetto nato nel 2016 per portare ad Asti un teatro diverso da quello delle tradizionali programmazioni e per dare una casa condivisa a chi quel teatro lo crea (e al pubblico che lo ama). Sede del progetto è la Chiesa sconsacrata di San Giuseppe di Asti, architettura barocca recentemente restaurata dal Comune e convertita in affascinante teatro. Il nome del progetto culturale nasce dal pubblico stesso, che ha partecipato alle serate di gioco nel teatro, interagendo con i vari spazi, gli oggetti scenici e gli attori.
Nel corso del 2017 sono state organizzate due residenze d’artista, denominate Signals, per ridisegnare gli spazi esterni del giardino e il foyer. I progetti vincitori sono stati: Lens Flare di Jacopo Valsania e Chiara Poletti (che si compone di quattro grandi lenti rotonde e coloratissime, collocate nel giardino che fiancheggia la chiesa) e Barricata di Jessica Koba (il cui scopo era creare un ambiente e un’esperienza unici nel foyer, utilizzando materiali di recupero provenienti dal mondo del vino).
Terza esperienza creativa è il Museo La Macchina delle Illusioni (dedicato al Maestro Eugenio Guglielminetti), costituito da una serie di installazioni interattive che invitano il visitatore a giocare con le tecniche e tecnologie realmente utilizzate nel fare teatro.
Spazio Kor è dunque un laboratorio di idee, facilmente accessibile per un pubblico giovane e appassionato. La promozione di simili progetti è finalizzata alla creazione di uno spazio comune di interazione tra pubblico e professionisti del teatro, entro la cornice di un’architettura religiosa che dà vita a un fervido dialogo con l’identità della comunità e la creatività contemporanea.
Il progetto di gestione coinvolge molte altre realtà del territorio, come Teatro degli Acerbi, Fondazione Piemonte dal Vivo, Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e Hangar Piemonte. Sono inoltre attive collaborazioni e partnership che offrono diverse esperienze al pubblico prima di assistere agli spettacoli teatrali. Recentemente, Spazio Kor è entrato a far parte della rete europea Future for Religious Heritage, proprio per la sua tessitura di patrimonio culturale, nuovi linguaggi artistici e apertura a nuovi pubblici.