Torino
Nell’anno della sua nascita, l’associazione ha deciso di chiamare lo spazio Bellarte, nome che fin da subito ha sottolineato la volontà di essere punto di rifermento culturale per il territorio circostante, il quartiere di Parella, una zona della città densamente abitata ma priva di luoghi di aggregazione, di confronto o di fruizione culturale. Questo pensiero si affianca a una costante volontà di apertura verso la cittadinanza, in una dimensione in cui la creazione artistica sia tanto espressione dell’umano, quanto strumento di accoglienza.
In questo senso, già nei suoi primi anni di vita, Bellarte ha svolto il ruolo di “teatro della porta accanto”: un ambiente culturale di apertura creativa. In parallelo, nei medesimi spazi, la compagnia Tedacà ha portato avanti un percorso di produzione, sperimentando contaminazione linguistiche e lavorando su drammaturgie che si occupano di tematiche d’interesse attuale e sociale.
Con il passare degli anni, lo spazio ha continuato a lavorare su valori di accoglienza, sperimentazione artistica e valorizzazione del talento giovanile, aprendosi all’intera dimensione cittadina: questa tendenza ha seguito il percorso di Tedacà, divenuta con il tempo compagnia di tournée (con circuitazioni in tutta Italia), pur mantenendosi soggetto capace di organizzare progetti di interesse civico e mediatico.
Nel 2018 il Teatro Bellarte è entrato a fa parte di Fertili Terreni Teatro, una rete che sperimenta nuovi modelli organizzativi e svolge funzione di crescita culturale e sociale nella Città di Torino. Composta da ACTI Teatri Indipendenti, Cubo Teatro, Tedacà e Il Mulino di Amleto, la rete propone diversi progetti, fra cui una stagione teatrale dislocata in tre diversi spazi teatrali della città. Bellarte è attualmente gestito da Tedacà con il sostegno del Settore Politiche Giovanili e della Circoscrizione 4 della Città di Torino.