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Teatro Coccia

Novara

Novara

map pin iconVia Fratelli Rosselli, 47, 28100 Novara NO
phone icon+39 0321 233200
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Unirò il mio applauso a quello dei tuoi concittadini che ti onorano, forse in quel teatro che io, non ancora ventiduenne ebbi l’onore e il piacere d’inaugurare nel carnevale 1888-’89… Oh! Il bel tempo che fu! (da una lettera di A. Toscanini a G. Cantelli)

Il primo teatro di Novara fu eretto su progetto dell’architetto pontificio Cosimo Morelli e venne inaugurato nel 1779. Col passare degli anni la struttura non si rivelò più adatta alle esigenze teatrali del tempo: il palco era troppo poco capiente e mal si adattava ai nuovi melodrammi o agli spettacoli circensi e di burattini tanto amati dalla classe borghese. Inoltre la città, che era in continua espansione, esigeva nuovi simboli a seguito della costruzione della cattedrale e della cupola di San Gaudenzio.

Per questo motivo nel 1853-’55 fu eretto il Teatro Sociale, che fin da subito entrò in competizione con quello più antico, giacché i due teatri rappresentavano perfettamente la dicotomia insita nella società del tempo, divisa tra compassata aristocrazia legata alle tradizionali rappresentazioni liriche ed esuberante borghesia cittadina attratta dai nuovi tipi di intrattenimento. Nel 1880 l’amministrazione comunale stabilì l’acquisto del Sociale e del teatro morelliano. Quest’ultimo, già dal 1873, aveva assunto la denominazione di Teatro Coccia, in onore di Carlo Coccia, celebre maestro di cappella del Duomo di Novara. L’intento era infatti quello di sostituire entrambi gli edifici con un nuovo teatro. Per favorire questo processo si sciolse la Società dei Palchettisti del Coccia e l’architetto Giuseppe Oliverio, su iniziale progetto di Andrea Scala, rivide il piano di costruzione del nuovo stabile che inizialmente avrebbe dovuto sorgere a fianco del castello, in Piazza Rivarola.

Parallelamente avrebbe dovuto essere ristrutturato anche il Sociale, ma l’amministrazione precisò che solo uno dei due progetti avrebbe potuto essere approvato. Nel mentre si riformò la Società dei Palchettisti, coordinata dal marchese Luigi Tornielli, sindaco di Novara, che spinse per l’edificazione del nuovo Coccia. Nel 1886 ci fu la posa della prima pietra del nuovo teatro, costruito anche con materiale del precedente edificio frattanto demolito quasi integralmente. Il 22 dicembre 1888 il teatro fu inaugurato con l’opera Gli Ugonotti di Meyerbeer, diretta da un giovanissimo Arturo Toscanini.

Il nuovo teatro sostituì, nell’immaginario dei novaresi, il precedente edificio settecentesco. Esso occupava un’area quattro volte maggiore ed era orientato diversamente rispetto al vecchio Coccia. La facciata principale, con primo piano in stile dorico e i successivi in stile ionico, venne circondata da un porticato in granito rosa di Baveno. L’esterno fu dipinto di color grigio granito. L’atrio con pavimento a mosaico fu abbellito anche da quattro colonne di ghisa e altrettante nicchie contenenti i busti di Giuseppe Verdi, Vincenzo Bellini, Gioacchino Rossini e Gaetano Donizetti; in platea furono posizionati i busti di Saverio Mercadante e di Carlo Coccia. Ancor oggi la grande sala interna, a ferro di cavallo, presenta tre ordini di palchi, al di sopra dei quali si pone la galleria. I palchi, con decori rinascimentali, potevano contare, sul retro, di camerini privati e retropalchi. Per far fronte agli allora popolari spettacoli equestri, che necessitavano di ampi spazi, il palcoscenico fu realizzato di grandi dimensioni (16 x 23 m.) e con un’area centrale mobile, nonché con aree di servizio nascoste. Il progetto di Giuseppe Oliverio, per ragioni di bilancio, fu completato solo nel 1928 e nello stesso anno il Teatro Sociale fu demolito per fare posto al palazzo delle poste.

Oggi è possibile visitare il Teatro, oltre che vivere le stagioni teatrali proposte, per scoprire retroscena e segreti dell’edificio e dei suoi protagonisti. Inoltre, tra i servizi offerti, il Piccolo Coccia, uno spazio polifunzionale utilizzato per presentazioni editoriali, conferenze, mostre, sala prove e convegni. Altro elemento distintivo è il Cannavacciuolo Café & Bistrot, nato nel 2015 nel foyer del teatro e pensato per accogliere gli spettatori (e non solo) in una frizzante esperienza gastronomica.

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