L'esito della residenza di Matteo Marchesi alla Cittadellarte di Biella.
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Come suggerisce il titolo della giornata, “Le fucine del saper fare. Ecomusei dalla tradizione all’innovazione”, i contributi esposti verteranno sull’ambito delle produzioni artigianali e industriali piemontesi, con un focus sull’universo culturale territoriale nel quale tali produzioni si sono sviluppate e sul ruolo che l’ecomuseo assume come strumento di osservazione, studio e narrazione dei processi di evoluzione, dal saper fare locale all’economia globale. Molte attività produttive piemontesi, infatti, affondano le proprie radici in un humus culturale che risale agli ultimi secoli del Medioevo. Nel tempo, gli artigiani hanno saputo adattare le proprie capacità al mutare delle condizioni economiche, produttive e sociali. Se da un lato cambiano i prodotti, che più facilmente si adattano alle variazioni del mercato, dall’altro le attività imprenditoriali portate avanti generazione dopo generazione hanno saputo attingere all’eredità del passato per individuare nuovi strumenti e modi di produzione. Oggi l’ecomuseo assume un ruolo privilegiato nella conservazione delle testimonianze del passato artigianale e diviene un elemento chiave nella valorizzazione e promozione di questo patrimonio, richiamando il legame che le moderne industrie, proiettate sui mercati internazionali, mantengono con la comunità locale.
Il workshop si articolerà nell’arco della mattinata con i contributi da parte di coordinatori e referenti degli ecomusei piemontesi per proseguire, dopo la pausa pranzo, con interventi da parte di esperti tanto dal mondo produttivo e professionale, quanto da quello accademico. La partecipazione è libera, previa iscrizione entro il giorno 28 novembre 2022.
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